La Cantaride officinale (Lytta vesicatoria) è un insetto appartenente all’ordine dei coleotteri e alla famiglia dei meloidi. È noto anche come “mosca spagnola” o “mosca di Spagna” ed è un importante insetto nell’entomologia agraria a causa dei danni che può causare alle piante ospiti.
Le piante ospiti della Cantaride officinale includono il frassino, il sambuco, l’acero e il pioppo. Può anche nutrirsi delle foglie dell’olivo, causando danni soprattutto alle giovani piante. I suoi attacchi danneggiano irrimediabilmente i germogli e compromettono lo sviluppo delle piante.
Gli adulti della Cantaride officinale hanno un colore completamente verde metallico dorato, talvolta verde azzurro. Hanno flagelli delle antenne neri e tarsi delle zampe neri in alcuni casi. Le elitre coprono interamente l’addome e hanno una lunghezza che varia tra 10 e 21 mm. È possibile identificarne la presenza grazie alla defogliazione che avviene dall’alto verso il basso e all’odore intenso simile a quello di un topo.
Le larve della Cantaride officinale passano attraverso due stadi distinti. Nel primo stadio, chiamato “triungulini”, le larve sono campodeiformi, con un corpo allungato e depresso, e il protorace più sviluppato rispetto agli altri segmenti. Le larve hanno un corpo ricoperto di peli neri, eccetto il meso, il metatorace e le zampe che sono bianche. Hanno anche lunghe antenne sul capo e due cerci ben sviluppati sull’addome. Le larve di primo stadio sono lunghe fino a 2 mm. Nel secondo stadio, chiamato “cirtosomatiche”, le larve hanno un cranio leggermente sclerificato e zampe corte.
La Cantaride officinale completa un’unica generazione all’anno attraverso un ciclo ipermetabolico. Durante il ciclo, i triungulini si dirigono verso i nidi pedotrofici degli Imenottori Apidi scavatori, dove si nutrono delle larve e delle provviste. Qui si trasformano in larve di secondo stadio e il loro sviluppo continua. Prima della metamorfosi, le larve passano attraverso una fase di quiescenza chiamata “ipnoteca” e si rifugiano in una fossetta del terreno. Successivamente, avviene la metamorfosi e si forma la pupa. Gli adulti compaiono in maggio e in massa durante il mese di giugno.